domenica 20 febbraio 2011

Il Vittoriano






Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II è  meglio conosciuto con il nome di Vittoriano.
Per metonimia il monumento viene spesso chiamato Altare della Patria, da quando esso accoglie il milite ignoto. Il termine Vittoriano potrebbe indurre a pensare che sia un tributo alla vittoria: in realtà deriva dal nome di Vittorio Emanuele II di Savoia, primo Re d'Italia, cui il complesso monumentale è dedicato.
Alla morte di Vittorio Emanuele II, nel 1878, fu deciso di innalzare un monumento che celebrasse il Padre della Patria e con lui l'intera stagione risorgimentale. Il progetto originario dell'opera (una delle più grandi realizzate nell'Ottocento) prevedeva l'utilizzo del travertino romano, ma il monumento venne poi realizzato in marmo Botticino, famosa pietra di provenienza bresciana (da Botticino appunto), più facilmente modellabile e proveniente dalla zona d'origine di Giuseppe Zanardelli (che aveva emanato il regio decreto per la costruzione del monumento). Il progetto di Sacconi si ispirava a grandi complessi classici come l'Altare di Pergamo e il tempio di Palestrina; il monumento avrebbe dovuto essere quindi un grande spazio pensato come un "foro" aperto ai cittadini, in una sorta di piazza sopraelevata nel cuore della Roma imperiale, simbolo di un'Italia unita dopo la Roma dei Cesari e dei Papi. A tutt'oggi il Vittoriano è il monumento in Marmo Botticino più grande mai realizzato.
Per erigerlo fu necessario, fra il 1885 e il 1888, procedere a numerosi espropri e demolizioni nella zona adiacente il Campidoglio, effettuati grazie a un preciso programma stabilito dal Primo Ministro Agostino Depretis. Si procedette così alla demolizione di un vasto quartiere medioevale e furono abbattuti la Torre di Paolo III, il cavalcavia di collegamento con Palazzo Venezia (l'Arco di S. Marco), i tre chiostri del convento dell'Ara Coeli e tutta l'edilizia minore presente sulle pendici del colle. In questo modo cambiò radicalmente l'assetto urbanistico della zona con il sacrificio di via dell'Ara Coeli, ancora esistente, non più strada principale che collegava il Campidoglio con il quartiere adiacente. I lavori di scavo portarono alla luce l'insula dell'Ara Coeli, risalente al II secolo d.C., ancora oggi visibile sul lato sinistro del monumento; un tratto delle mura dei Re e dei resti di un mastodonte. Nella politica di espropri venne deciso nel 1928 lo smantellamento della seicentesca Chiesa di Santa Rita, che sorgeva alle pendici della scalinata dell'Ara Coeli, ed il suo spostamento, dieci anni più tardi, nell'attuale posizione, nei pressi del Teatro di Marcello.
La statua equestre di Vittorio Emanuele II, fulcro dell'intero monumento affidata ad Enrico Chiaradia già nel 1889 fu completata da Emilio Gallori ed inaugurata nel 1911.
La fontana di sinistra, di Emilio Quadrelli, rappresenta l'Adriatico, rivolto a Oriente, con il Leone di San Marco. A destra il Tirreno, di Pietro Canonica, con la lupa di Roma e la sirena Partenope, a simboleggiare la città di Napoli.
All'interno si trovano degli spazi espositivi dedicati alla storia del Vittoriano stesso e la sede del Museo centrale del Risorgimento, che da alcuni anni ospita anche mostre temporanee di pittura.
Dal Giugno 2007 è possibile salire alla terrazza delle quadrighe usufruendo di un ascensore; la terrazza, da cui si ha una vista impareggiabile della città eterna, è anche raggiungibile tramite 196 scalini che partono dal colonnato.
Sulla scalinata si trova l'Altare della Patria che è la parte più nota del monumento, con la quale, a volte, viene identificato.
All'interno è tumulato il Milite Ignoto: si tratta di una salma di un soldato italiano sconosciuto selezionata tra quelle dei caduti della Prima guerra mondiale scelta proprio in rappresentanza di tutti i soldati che non hanno potuto avere una tomba con il loro nome.
La tematica centrale del monumento è rappresentata dalle due iscrizioni sui propilei: "PATRIAE UNITATI" "CIVIUM LIBERTATI", (in lingua latina "All'unità della Patria" e "Alla libertà dei cittadini"), ciascuna posta sotto le due quadrighe di Carlo Fontana e Paolo Bartolini.
(Fonte Wikipedia)

10 commenti:

  1. Minusca querida,
    Muito belas imagens, fico emocionada ao entrar aqui, a musica nos leva para as imagens e o passeio é muito lindo. Excelente gosto, obrigada por compartilhar. Quero te agradecer a presença marcante no meu blog e te dizer que vou divulgar o seu blog na lateral do meu blog.beijos, uma boa noite!

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  2. Maravilloso paseo por Roma, me ha traído felices momentos que pase en tan bella ciudad.
    Las fotografías esplendidas. Gracias por tan espectacular regalo.

    Un fuerte abrazo

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  3. Querida Eva, muito obrigada por acompanhar meu blog e gosta das minhas fotos.
    Adoro seu blog, está cheio de luz e vida.
    Tenha um dia maravilhoso.
    Um grande beijo!

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  4. Gracias Sneyder por su visita y han disfrutado de mis fotos.
    El viaje continúa ..
    Un fuerte abrazo para ti tambien

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  5. Great photos , great work , great blog!!!Congratulations Minu.

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  6. Fantastic shots!! Salut!!

    Francesc, Barcelona

    http://balapertotarreu.blogspot.com

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  7. Ciao Dim, thank you for your visit and following this blog!
    Have a nice night, minu

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  8. Hola Francesc, muuchas gracias por tu comentario!
    Un saludos!

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  9. bella serie. amo lo streetshot, e le foto d'architettura in generale.

    buona luce

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  10. Ciao Saverio, scusa se rispondo in ritardo ma ho avuto problemi di adsl.
    Grazie per la visita e l'apprezzamento, spero di rivederti presto, buona serata e buona luce a te

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